La memoria degli educatori
L’idea di realizzare questo sito nasce dalla volontà di ricostruire la memoria dell’assistenza educativa e socio-sanitaria attraverso la voce dei protagonisti di una lunga stagione – iniziata negli anni Settanta – che ha segnato la storia dei servizi alla persona in Italia.
Il progetto “Storie di educatori, educatori nella storia. Esperienze di educazione in Piemonte negli anni 70-80-90”, coordinato da Paolo Bianchini, docente di Storia dell’Educazione presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, si configura all’interno del PRIN anno 2017 promosso dalle Università di Macerata (capofila), Milano, Roma e Firenze.
Le video-interviste, della durata di 20 minuti circa, hanno un formato semistrutturato e sono state realizzate da tesiste e tesisti, oltre che studentesse e studenti frequentanti il corso di Storia della Pedagogia e Storia dei Modelli Pedagogici dei Corsi di Laurea in Educazione Professionale e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino.
Gli intervistati sono educatori ed educatrici che lavorano e hanno lavorato in Piemonte prima, durante e dopo la chiusura delle istituzioni totali e il passaggio verso la territorialità dei servizi alla persona. Le interviste, oltre a rappresentare un prezioso patrimonio documentaristico sulla storia della professione dell’educatore, permettono di cogliere il punto di vista degli attori che hanno accompagnato la deistituzionalizzazione e la transizione verso un sistema di integrazione territoriale dei servizi educativi e socio-sanitari.
La ricostruzione della memoria e della storia della professione educativa attraverso l’uso della storia orale stimola una riflessione sui cambiamenti del ruolo dell’educatore durante l’ultimo mezzo secolo alla luce delle sfide e delle problematiche attuali.
Il progetto si prefigura come un viaggio sulle tracce di una stagione – quella delle riforme iniziata all’indomani del ‘68 – che ha visto la partecipazione e la mobilitazione di uomini e donne mossi dalla comune intenzione di sviluppare nuove pratiche di intervento flessibili e adeguate ai tempi e ai bisogni delle persone.
Ad oggi, quello che emerge è la difficoltà di analizzare sotto il profilo storico le pratiche, le esperienze e i profili che hanno caratterizzato lo sviluppo della professione dell’educatore e la centralità di questa professione nella costruzione di un sistema alternativo alle istituzioni totali. Il caso piemontese evidenzia la povertà di fonti, registri e documentazione scritta sull’esperienza umana, sociale e culturale relativa alla realizzazione del sistema territoriale di servizi alla persona. Pertanto, il progetto “Storie di educatori, educatori nella storia. Esperienze di educazione in Piemonte negli anni 70-80-90” si configura come un primo passo verso la realizzazione di un processo di documentazione sull’evoluzione dei servizi alla persona attraverso la partecipazione di generazioni di educatori ed educatrici. L’uso della storia orale in questo progetto permette di indagare su alcuni degli aspetti relativi alla storia della professione e alle esperienze individuali, quali l’accesso alla professione, i percorsi formativi, le spinte motivazionali, i cambiamenti nel modo di organizzare e di intendere i servizi pubblici e del privato sociale.
Inoltre, la necessità di trasmettere l’eredità culturale e giuridica dei cambiamenti sociali e politici che hanno interessato la professione dell’educatore e la comunità di riferimento risulta essere di primaria importanza ai fini del progetto.